25 marzo 2015 08:17

Alcuni ufficiali dell’esercito fedeli all’ex presidente dello Yemen Ali Abdullah Saleh, alleato dei ribelli sciiti houthi, hanno espresso il loro “rifiuto totale” di qualunque intervento straniero per mettere fine al conflitto nel paese. Il 23 marzo i paesi del Golfo avevano annunciato che avrebbero preso le misure necessarie per proteggere la regione dall’aggressione degli houthi. Era stato lo stesso ministro degli esteri, Riyadh Yaseen, a chiedere un intervento militare esterno per contrastare l’avanzata dei ribelli.

Il presidente Abd Rabbo Mansur Hadi ha sostenuto la proposta, chiedendo alle Nazioni Unite di appoggiare l’azione militare dei paesi disponibili all’intervento. Hadi si trova nella città meridionale di Aden dopo essere stato cacciato dalla capitale Sanaa occupata completamente dagli houthi a gennaio. Ma nella lettera pubblicata in un sito vicino a Saleh, i funzionari dell’esercito hanno avvertito che si opporranno con tutta la loro forza a qualunque tentativo di “compromettere l’indipendenza e la sovranità” del paese e di “minacciarne l’unità e l’integrità territoriale”. Reuters

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