L’eruzione del vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Ha’apai il 15 gennaio ha danneggiato i cavi sottomarini per le telecomunicazioni nell’arcipelago di Tonga. Anche per questo è difficile stabilire l’entità dei danni provocati dalla coltre di cenere che ha ricoperto le isole e dallo tsunami seguito all’esplosione. Nella prima dichiarazione dopo il disastro, il 19 gennaio il governo delle Tonga ha detto che tre persone sono morte ma che il bilancio potrebbe aggravarsi. Le prime navi con i soccorsi dall’Australia e dalla Nuova Zelanda sono attese per il 21 gennaio ma le autorità dell’arcipelago temono che insieme agli aiuti possa arrivare il covid-19. Finora è stato registrato un solo caso positivo, a ottobre del 2021. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1444 di Internazionale, a pagina 21. Compra questo numero | Abbonati