Il 4 ottobre la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico che ha sorvolato il Giappone prima di cadere, senza provocare danni, nell’oceano Pacifico, a 4.500 chilometri di distanza. È la settima volta che succede, l’ultima risaliva al 2017. L’Asahi Shimbun riferisce le reazioni dei giapponesi, avvisati da un messaggio del governo che li esortava a mettersi al riparo. Secondo l’agenzia di stampa Kyodo, quella del 4 ottobre è la traiettoria più lunga percorsa da un missile di Pyongyang, che così ha dimostrato di poter colpire la base statunitense di Guam, in Micronesia. La Corea del Sud e gli Stati Uniti hanno risposto con un lancio dimostrativo di cinque missili, di cui uno esploso all’interno della base. I sudcoreani sono rimasti sconcertati dall’incidente e dal mancato preavviso dei lanci da parte delle istituzioni.

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Questo articolo è uscito sul numero 1481 di Internazionale, a pagina 38. Compra questo numero | Abbonati