Gia Savocchi, di Northport, a Long Island, negli Stati Uniti, aveva avuto un incidente d’auto. La sua Volkswagen era stata giudicata “distrutta” dall’assicurazione, ma secondo lei qualcuno avrebbe potuto ripararla, così ci aveva lasciato dentro un biglietto con il suo indirizzo. Ora ha ricevuto una lettera in cui si racconta che fine ha fatto l’auto: è stata spedita in Ucraina, dove è arrivata il giorno prima dell’invasione russa. Un meccanico l’ha aggiustata, ci ha caricato tutta la famiglia ed è fuggito fino alla Repubblica Ceca, a 1.300 chilometri di distanza. “Ho dato una seconda vita alla sua auto”, ha scritto l’uomo, “e lei ha fatto lo stesso con me”.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1503 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati