Con il recente successo del Soca+ Festival – che si è tenuto dal 30 settembre al 1 ottobre a Kingston e ha ospitato artisti reggae, dancehall e afrobeats – i protagonisti dell’industria dell’intrattenimento credono che la Giamaica possa diventare una destinazione di riferimento per la musica dal vivo. Attualmente il paese ospita tre festival importanti: il Reggae Sum­fest, il Rebel Salute e il Dream Wknd. Si svolgono nelle zone turistiche giamaicane di Montego Bay, Plantation Cove e Negril. Ma Ron Burke della Dream Entertainment, l’azienda che organizza il Dream Wknd, vede un potenziale ancora maggiore. “Il nostro festival sta per compiere quindici anni e la maggior parte delle persone che partecipano ogni anno viene da tutto il mondo”. Burke ritiene che le varie parti interessate dovrebbero unirsi per promuovere la scena locale. Un collega di Burke, Ibrahim Konteh dello Strictly 2K Throwback Music Fest di Kingston, aggiunge: “È un peccato che il nostro paese non sia un punto di riferimento, data la nostra storia. Alcuni paesi in Europa, per esempio, ottengono più riconoscimenti di noi per i loro festival reggae. Spetta ora a noi organizzatori e al governo sederci a un tavolo, confrontarci e capire come raccogliere i frutti di quello che stiamo seminando”. Anche la ministra della cultura, Olivia “Babsy’” Grange, ha detto che sta lavorando in questa direzione.
Kevin Jackson,
Jamaica Observer

Soca+ festival, 2023 (Soca+ festival)

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1533 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati