Le donne che popolano gli otto racconti di Ling Ma non sono semplicemente il centro delle storie. Mentre si muovono languidamente nel mondo, osservando e operando con freddo distacco, le loro scelte discutibili – pedinare un ex amante, fare sesso con uno yeti, vivere con il marito e cento ex fidanzati – alimentano la narrazione.

Questa raccolta sorprendente si basa sugli elementi del perturbante e del surreale. Alcuni racconti sono compiuti nella loro stranezza e ambiguità, altri sembrano abbozzi promettenti di narrazioni più solide, altri ancora si collocano nel mezzo. In uno dei testi più forti della raccolta, due amiche che si erano perse di vista trascorrono insieme una serata a base di droga per rivivere la loro giovinezza. Prendono la g, una potente pillola che può trasformare chi la usa in un fantasma. La storia si muove agilmente tra passato e presente, articolando il fascino, ma in ultima analisi la fallacia, delle amicizie basate solo su segni d’identità condivisi. Nonostante i nodi irrisolti, i racconti di Ling Ma colpiscono, e confermano il talento di una scrittrice che esplora con curiosità i limiti del possibile. S’intrecciano e si trasformano in modi imprevedibili, e anche se il viaggio non è sempre tranquillo il lettore non si pente mai di essere salito a bordo.
Lovia Gyarkye, The New York Times

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Questo articolo è uscito sul numero 1535 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati