In un momento in cui il rapporto tra la musica tradizionale africana e il pop occidentale non è mai stato così fluido, il quartetto anglo-ghanese Onipa ha scelto di scavare più a fondo in questa storia. Con il suo secondo album Off the grid, ci ricorda come la musica occidentale moderna debba tanto a quel continente. Con artisti come WizKid e Fireboy DML in cima alle classifiche grazie a un afro­beat dell’Africa occidentale fortemente influenzato da trap, rnb e dancehall, gli Onipa vogliono dimostrare che la ricchezza del materiale originale contiene la chiave per una comprensione più profonda della nascita dei suoni occidentali. “Quando ascolto i dischi tradizionali africani penso: ‘Questa è techno!’, ‘Questo è jazz’”, dichiara il cofondatore degli Onipa, Tom Excell. In Off the grid si può sentire la scrittura pop radicata nell’high life ghanese di brani come Ayo, le percussioni proto hip-hop suonate dall’ogene nigeriano (una specie di campana di metallo) di Machine 2. E la conversazione tra musica house statunitense e il kwaito sudafricano di Sh33me rappresenta un’ondata di energia panafricana altamente ballabile. “Quei collegamenti esistevano già, bastava farli vedere”, afferma Excell. “Penso che per noi si tratti semplicemente di scavare un po’ più a fondo e vedere come possiamo provare a unire i puntini. Lo facciamo sempre, istintivamente, quando scriviamo una canzone”.
Max Pilley, Bandcamp daily

Onipa (Nelson Autefault)

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Questo articolo è uscito sul numero 1535 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati