La dozzina di racconti nel nuovo libro della scrittrice sinocanadese Kim Fu mostra affinità con diversi generi: l’horror, la fantascienza e il fantasy. Con voce esperta e ironica Kim Fu racconta eventi bizzarri e realtà distopiche. Sono storie che ci accompagnano in modo provocatorio ma anche divertente, in disturbanti descrizioni del matrimonio, dell’infanzia, del dolore e dello spirito dei tempi bui in cui viviamo. Il primo racconto, sotto forma di dialogo, riporta il colloquio di un operatore di un simulatore olografico con un cliente che vorrebbe parlare con un genitore defunto. In un altro una ragazzina di nome Liddy si ritrova dei segni orrendi sulle caviglie che i suoi amici prendono per sintomi della tigna, prima di appassionarsi al “nuovo mondo nascosto” delle strane mutazioni di Liddy, finché la sua metamorfosi non sarà completa. Spesso molto tormentati, i personaggi di Fu sono sempre in grado di trovare surreali soluzioni ai loro problemi. Per esempio la protagonista di un altro racconto è l’impiegata di una piattaforma di shopping online che per sfuggire a un fidanzato violento e manipolatore subaffitta una casa isolata e scopre di poter usare a proprio vantaggio un’invasione di insetti. I “mostri” di Kim Fu sono intelligenti, pieni di risorse e possono offrire un balsamo alle ansie di questi tempi postpandemici. La sua notevole raccolta di racconti ci ricorda che il mondo in cui viviamo potrebbe essere molto peggiore.
Brett J. Grubisic, The Toronto Star

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Questo articolo è uscito sul numero 1551 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati