01 ottobre 2021 16:26
  • Dall’inizio della pandemia nel mondo sono stati registrati 233.799.148 casi positivi e sono stati 4.784.202 i decessi, secondo i dati della Johns Hopkins university. Finora ha ricevuto almeno una dose di vaccino il 45,3 per cento della popolazione mondiale. Solo il 2,3 per cento degli abitanti dei paesi più poveri ha ricevuto almeno una dose di vaccino.
  • La Finlandia comincerà a vaccinare contro il covid i visoni degli allevamenti dopo che le autorità hanno concesso l’approvazione temporanea per un vaccino sperimentale, sviluppato dall’università di Helsinki in collaborazione con l’associazione degli allevatori di animali da pelliccia. Il permesso d’uso condizionato “è valido fino alla fine di dicembre, termine entro il quale l’azienda che l’ha richiesto deve fornire ulteriori dati”, ha detto Liisa Kaartinen dell’Autorità alimentare finlandese, che sovrintende alle attività veterinarie. Il visone è l’unico animale identificato finora come in grado di trasmettere il covid-19 agli esseri umani. La Danimarca, che era la maggiore esportatrice europea di pelli di visone, nel novembre 2020 ha ordinato l’abbattimento dei 15 milioni di animali presenti negli allevamenti del paese dopo la scoperta di una forma mutata del virus. Abbattimenti simili ci sono stati anche in Francia e nei Paesi Bassi. “L’esistenza di questi allevamenti preoccupa molto gli scienziati, perché possono essere riserve di virus, permettendogli di continuare a esistere, mutare e forse infettare le persone anche se sono vaccinate”, osserva Libération.
  • L’ufficio europeo dell’Oms ha presentato la Coalizione paneuropea sulla salute mentale, che avrà l’obiettivo di portare il tema al centro delle politiche di ripresa dalla pandemia, ha dichiarato il direttore dell’Oms per l’Europa Hans Kluge. “Come disse Ippocrate 2.500 anni fa ogni malattia parte dalla psiche, dall’anima, così anche noi cominciamo a unire le nostre forze proprio lì dove tutto nasce: la nostra salute mentale e il nostro benessere. Prima del coronavirus nei 53 paesi della regione europea c’erano 150 milioni di persone con un problema di salute mentale, e naturalmente con il covid-19 le cose sono solo peggiorate. La Coalizione lavorerà sullo scambio attivo di conoscenze e buone pratiche tra istituzioni, associazioni, servizi territoriali, mondo accademico ed economico; promuoverà la creazione di servizi per la salute mentale a misura di persona; lavorerà per aumentare la consapevolezza sociale sulla salute mentale per lottare contro stigma e discriminazioni, anche nei posti di lavoro, ma soprattutto tra le fasce sempre più vulnerabili della popolazione”.
  • La Russia il 1 ottobre ha registrato 887 decessi dovuti al covid-19, il numero quotidiano più alto dall’inizio della pandemia, che porta il paese a 208.142 morti (la cifra più alta in Europa). Nelle 24 ore precedenti sono state 24.522 le nuove infezioni. Il conteggio totale delle morti in eccesso in Russia – che confronta il numero di quelle registrate per tutte le cause con quello che ci si aspetterebbe durante un periodo normale – è di circa 596mila dall’inizio della pandemia.
  • Alcune persone possiedono una versione di un gene, OAS1, che può potenzialmente contrastare il virus che causa il covid-19, secondo uno studio pubblicato da Science e condotto dall’università di Glasgow. I risultati potrebbero aiutare a spiegare perché alcune persone hanno migliori difese naturali contro una grave infezione da sars-cov-2, affermano gli scienziati, spiegando che le risposte antivirali sono migliori nelle persone che hanno una versione del gene OAS1 più protettiva (grazie alla prelinazione, ossia l’attaccamento di una singola molecola di grasso a una proteina), mentre altre possiedono una versione che non riesce a rilevare il virus. Ma se le nuove varianti impareranno a eludere la protezione offerta dal gene Oas1 potrebbero diventare “più patogene e trasmissibili nelle popolazioni non vaccinate”, secondo gli esperti.
  • La piattaforma video YouTube annuncia la rimozione dei video che contengono disinformazione su tutti i vaccini, ampliando la politica di contrasto alla disinformazione sanitaria adottata durante la pandemia. La piattaforma, di proprietà di Google, dichiara che il suo divieto di disinformazione sui vaccini contro il covid-19, introdotto nel 2020, finora ha portato alla rimozione di 130mila video.
  • Le donne che allattano al seno e che hanno avuto il covid-19 secernono anticorpi neutralizzanti contro il virus nel loro latte fino a dieci mesi dopo l’infezione, secondo uno studio condotto da Rebecca Powell e dai colleghi del Mount Sinai Hospital di New York. Su 75 campioni di latte materno forniti da donne guarite dal covid-19 l’88 per cento conteneva anticorpi contro il virus sars-cov-2, nella maggior parte dei casi in grado di neutralizzarlo. I risultati, presentati al Global breastfeeding and lactation symposium il 21 settembre, suggeriscono che l’allattamento al seno potrebbe aiutare a proteggere i bambini dall’infezione da covid-19, in modo simile a quanto avviene per altre malattie respiratorie come l’influenza e la pertosse.
  • Il programma di sostegno salariale del governo del Regno Unito, che ha riguardato 11,6 milioni di lavoratrici e lavoratori dall’inizio della pandemia, termina il 1 ottobre. Secondo le statistiche, erano ancora un milione le persone che ricevevano il sussidio alla fine di settembre. Gli economisti hanno previsto che la fine degli aiuti causerà un aumento del tasso di disoccupazione, che a settembre si è attestato al 4,6 per cento.
  • La Turchia non chiuderà “mai più” le scuole nonostante il recente aumento delle infezioni da coronavirus, ha dichiarato il 28 settembre il ministro della salute Fahrettin Koca. Dopo mesi di lezioni a distanza le scuole turche hanno riaperto a settembre quando sono state tolte le restrizioni imposte d’estate. Agli insegnanti e per accedere ad alcuni eventi pubblici saranno richiesti tamponi molecolari con esito negativo o prove di vaccinazione. A settembre la media giornaliera di nuove infezioni è stata poco inferiore a 30mila e quella dei decessi è stata di 250 al giorno, anche se per fortuna sono in calo.
  • In Sudafrica, il presidente Cyril Ramaphosa ha presentato il primo Vooma vaccination weekend per incoraggiare più persone a vaccinarsi, durante una visita a Katlehong, a sudest di Johannesburg. Nel paese il coprifuoco è in vigore da mezzanotte alle 4 del mattino. È stato anche revocato il divieto di vendita di alcolici nel fine settimana e saranno consentiti grandi raduni pubblici. Finora il Sudafrica ha avuto 2,9 milioni di casi confermati di coronavirus e 87.626 decessi per il covid-19, anche se i numeri delle morti in eccesso indicano che il vero bilancio potrebbe essere molto più alto. Finora sono state somministrate circa 17,5 milioni di dosi di vaccino su 60 milioni di abitanti.
  • L’Agenzia europea del farmaco ha reso noto il 1 ottobre che esiste un possibile collegamento tra rari casi di coaguli di sangue nelle vene profonde e il vaccino anticovid della Johnson & Johnson, raccomandando di aggiungere il dato all’elenco degli effetti collaterali del farmaco. L’Ema ha inoltre raccomandato di aggiungere la trombocitopenia immunitaria (Itp) come reazione avversa con una frequenza sconosciuta alle informazioni sul prodotto del vaccino J&J e al vaccino di AstraZeneca.
  • L’azienda farmaceutica tedesca Merck chiederà l’autorizzazione per l’uso di emergenza negli Stati Uniti della pillola antivirale contro il covid-19, molnupiravir (codici di sviluppo MK-4482 e EIDD-2801), che secondo i dati presentati dall’azienda ridurrebbe i rischi di ricovero o decesso delle persone malate di covid-19. La Merk, che sta sviluppando la pillola con la statunitesne Ridgeback biotherapeutics, di Miami – non ha specificato per quali pazienti intende chiedere l’autorizzazione all’uso del farmaco, che è stato sviluppato per il trattamento dell’influenza.
  • “Da agosto a settembre” il numero confermato di contagi di coronavirus nel nordovest della Siria è aumentato del 144 per cento arrivando a 71.715 casi con 1.151 morti, secondo i dati del 28 settembre”, afferma l’ong Save the Children, specificando che nell’intera regione è rimasta solo una dozzina di posti letto nelle unità di terapia intensiva e chiedendo un’assistenza internazionale di emergenza per evitare un disastro ancora più grande. I contagi sono in aumento anche nel nordest del paese, per lo più controllato da un’amministrazione curda autonoma, e nelle aree controllate dal governo. Il ministero della salute siriano ha dichiarato la scorsa settimana che gli ospedali di Damasco e della principale città costiera di Latakia hanno raggiunto la piena capacità
  • Le Filippine avranno bisogno di un decennio perché la loro economia si riprenda dalla pandemia, ha dichiarato il segretario alla pianificazione economica Karl Kendrick Chua, affermando che i costi economici causati dai lockdown, stimabili in 810 miliardi di dollari (più del doppio del pil filippino del 2020) si faranno sentire per due generazioni. Nel paese i contagi sono stati più di due milioni e mezzo e i morti più di 38mila. Attualmente risulta vaccinato il 22,1 per cento della popolazione.
  • Lo stato dell’Alabama, negli Stati Uniti, ha presentato un disegno di legge per costruire tre nuove prigioni usando 400 milioni di dollari dei fondi per l’emergenza della pandemia. Dopo essere stata approvata alla camera ora la proposta passerà al senato dello stato. I rappresentanti del Partito democratico locale si sono opposti, spiegando che i soldi dovrebbero essere usati per l’istruzione e la sanità. La deputata al congresso Terri Sewell ha scritto su Twitter di essere profondamente turbata dal fatto che il suo stato stia usando i soldi della pandemia per le carceri, “soprattutto mentre il virus imperversa in Alabama”. “Per essere chiari, lo stato attuale del sistema carcerario dell’Alabama è ripugnante, ma l’uso dei fondi di soccorso di covid-19 per pagare decenni di abbandono è semplicemente inaccettabile”. L’anno scorso il dipartimento di giustizia ha citato in giudizio l’Alabama, spiegando che nelle sezioni maschili delle carceri “è diffusissima la violenza tra i prigionieri, e la violenza delle guardie sui prigionieri”.
  • Negli Stati Uniti la crisi dell’assistenza all’infanzia alimentata dalla pandemia impedisce soprattutto alle donne di tornare a lavorare, scrive in un’inchiesta il Washington Post, specificando che il settore ha perso 126.700 tra assistenti e dirigenti.

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