14 luglio 2014 15:18

Ho una domanda un po’ diversa da quelle che ricevi di solito. Contiene un po’ di tutto: galateo del lavoro sessuale, interazioni telefoniche a distanza, e una ragazza cisgender eterosessuale che non vuole proprio perdere il suo bollino di persona tollerante.

Qualche mese fa ho cominciato a ricevere delle telefonate da numeri di Boston che non conoscevo. Chiamavano e mettevano giù. Poi sono cominciati strani sms che cercavano di fissare degli “appuntamenti”. Sulle prime, ho risposto perché pensavo che qualcuno stesse dando in giro un numero non suo che guarda caso era il mio (quando mi sono trasferita da Boston a Seattle ho mantenuto lo stesso numero fisso). Ma dopo quattro o cinque chiamate/messaggi dall’ennesimo numero sconosciuto, ho cercato su internet.

Grazie a Google ho scoperto che il mio numero di telefono, salvo il prefisso, è identico a quello di una escort trans che lavora a Boston. Ormai ogni settimana ricevo una o due telefonate/messaggi destinati a quest’altra donna. E sono sempre più espliciti. A causa della differenza di fuso orario, arrivano alle ore più impensate. Non so che fare. Potrei chiedere all’azienda telefonica di bloccare i numeri, ma è una rottura di scatole. Potrei mandare un messaggio a tutti gli uomini che mi scrivono cercando l’escort trans dandogli il prefisso corretto, ma non mi va di aiutare della gente troppo stupida per leggere correttamente un numero di telefono.

Immagino che potrei rivolgermi alla polizia di Boston, ma dubito che gliene fregherebbe qualcosa, e poi non ho alcun tipo di obiezione morale nei confronti dei lavori sessuali. Ma non voglio che la gente mi chiami o mi mandi dei messaggi per quello. A parte cambiare il numero di telefono, che è l’unico che ho da quasi otto anni, hai qualche altro suggerimento?

– Stupide Phone And Messages

Dici di non avere obiezioni morali nei confronti del lavoro sessuale e di essere una persona tollerante. Eppure stai pensando di sguinzagliare la polizia contro una lavoratrice sessuale trans, e poi perché? Per un paio di telefonate o sms alla settimana. Come rottura di scatole, SPAM, mi sembra abbastanza trascurabile.

Lo sai invece cos’è che rappresenta un’enorme rottura di scatole per una lavoratrice sessuale? Essere molestata dalla polizia e risucchiata nel sistema giudiziario. Hai ragione, è improbabile che la polizia abbandoni quello che sta facendo per risolvere il tuo problema. Ma tu la polizia non dovresti chiamarla comunque. Se alla tua telefonata risponde un poliziotto pigro che, invece di occuparsi dei criminali che fanno del male per davvero alla gente, preferisce rompere le scatole alle escort trans, questa donna – una donna che non ti ha fatto niente – rischia di farsi male sul serio. Polizia e sistema giudiziario ci vanno giù pesante con le lavoratrici del sesso in generale, e con le donne trans che fanno quel tipo di mestiere sono assolutamente brutali.

Ti do un’altra idea, SPAM: alza il telefono e chiama la escort trans. Hai il suo numero. Parlaci.

Per quanto ti turbi ricevere queste telefonate e questi messaggi – anche se, ripeto, una o due volte alla settimana non mi sembrano poi granché – probabilmente quella escort rimarrà molto più turbata nello scoprire che sta perdendo così tanti potenziali (e numericamente analfabeti) clienti. Ho conosciuto e amato alcune persone che lavoravano nel sesso – amato in senso strettamente platonico – e la maggior parte di loro cambiava regolarmente il numero di telefono del lavoro per sbarazzarsi di perditempo e clienti da non rivedere. La escort di cui stai ricevendo le chiamate potrebbe essere disposta a cambiare numero, o quanto meno a evidenziare meglio negli annunci il prefisso corretto.

Il modo migliore per dimostrare che nei confronti del lavoro sessuale non hai obiezioni morali è partire dal presupposto che chi lo esercita sia un essere umano ragionevole, e trattarlo di conseguenza.

Perché i lavoratori sessuali sono esseri umani, SPAM, e gli esseri umani, per la maggior parte, sono perfettamente ragionevoli. Se stessimo parlando di un presentatore di Fox News, il mio consiglio sarebbe diverso. Ma non stiamo parlando di un presentatore di Fox News, giusto?

(Traduzione di Matteo Colombo)

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