29 ottobre 2014 19:02

Stephanie Sinclair, 40 anni, è una fotografa statunitense. Ha viaggiato in Yemen, India, Afghanistan, Etiopia e Nepal documentando la vita delle spose bambine: minorenni tra i 6 e i 13 anni anni che vengono offerte in matrimonio a uomini adulti, spesso per ripagare debiti di famiglia.

Lynsey Addario ha lavorato per oltre dieci anni in Medio Oriente, è stata rapita due volte e nel 2011 è stata presa in ostaggio in Libia mentre lavorava per il New York Times.

Addario e Sinclair sono due delle undici fotografe che lavorano da anni con il National Geographic raccontando storie di culture e paesi lontani. Insieme a loro Kitra Cahana, Jodi Cobb, Diane Cook, Carolyn Drake, Lynn Johnson, Beverly Joubert, Erika Larsen, Maggie Steber e Amy Toensing saranno protagoniste della mostra collettiva Women of vision.

La mostra raccoglie più di cento immagini realizzate negli anni dalle autrici, tra lavori commissionati e reportage personali.

Uno degli obiettivi del progetto è quello di far capire quanto il genere possa giocare un ruolo importante nel modo di scattare un’immagine e nella maniera in cui una storia viene raccontata, soprattutto quando si tratta di temi come la violenza sulle donne, sostiene Elizabeth Krist, curatrice della mostra.

La fotografa Jodi Cobb pensa che non ci siano ancora abbastanza fotografe nel mondo del giornalismo. Quando cominciò la sua carriera, negli anni settanta, era l’unica donna che lavorava per un giornale ed era molto complicato farsi accettare in un ambiente quasi esclusivamente maschile; ma dieci anni dopo, quando diventò una fotografa del National Geographic e le fu commissionato un lavoro in Arabia Saudita, capì il vantaggio di essere una donna in alcune situazioni.

La mostra, ospitata a Palazzo Madama a Torino, durerà fino all’11 gennaio 2015.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it