09 febbraio 2015 18:47

Il termine teenager è nato in occidente, nel clima di ottimismo e ritrovata libertà del secondo dopoguerra, per identificare una nuova categoria di persone: la generazione dei più giovani (dai 13 ai 19 anni, in inglese thirteen e nineteen) che volevano tagliare i ponti con la tradizione e affermarsi in maniera indipendente, con i loro atteggiamenti, stili e sottoculture.

E i teenager sono il punto di partenza per la nuova mostra della Photographers’ gallery di Londra. La collettiva We could be heroes presenta una selezione di opere che hanno raccontato i fenomeni della cultura giovanile e i riti di passaggio, teneri e crudeli, dall’adolescenza all’età adulta.

Tra i lavori esposti c’è Brooklyn gang di Bruce Davidson, che nel 1959 entrò nella banda dei Jokers, con cui trascorse undici mesi per realizzare il primo reportage sulla sottocultura giovanile negli Stati Uniti. Ma anche i teddy boys britannici di Chris Steele-Perkins degli anni cinquanta o le vite ai margini di Amburgo catturate dalle foto di Anders Petersen tra gli anni sessanta e settanta.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 12 aprile 2015.

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