03 marzo 2015 18:33

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato oggi di fronte al congresso degli Stati Uniti. Il suo discorso ha toccato diversi temi, ma si è concentrato soprattutto sulle trattative sul nucleare iraniano tra le potenze occidentali (il cosiddetto 5+1 composto da Cina, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Russia e Germania) e Teheran. Oggi Obama, anticipando l’intervento del premier israeliano, aveva difeso l’accordo in un’intervista concessa alla Reuters.

Ecco i punti principali del discorso di Benjamin Netanyahu:

La minaccia. Secondo Netanyahu l’Iran rappresenta “una minaccia per il mondo intero”.

La strada verso la bomba. Netanyahu ha aggiunto che le trattative tra le potenze occidentali e Teheran sul programma nucleare spianano la strada all’Iran verso le armi nucleari. “Ecco perché questo accordo è così negativo. Non blocca la strada dell’Iran verso la bomba. Perché quindi andrebbe fatto? Perché credono che Teheran cambierà nei prossimi anni? Io non credo che il regime iraniano migliorerà nei prossimi anni”, ha detto il premier israeliano.

Iran e Stato islamico. Il premier israeliano ha paragonato la politica iraniana a quella del gruppo Stato islamico. “L’Iran e lo Stato islamico sono in competizione per il trono dell’islam combattente. Entrambi vogliono imporre un impero dell’islam militante, prima nel loro paese e poi nel resto del mondo. In questo gioco perverso non c’è posto per gli Stati Uniti e per Israele. Quando si parla di Iran o di Stato islamico, il nemico del tuo nemico è il tuo nemico”.

Un pessimo accordo. Netanyahu ha definito l’accordo, che non è ancora pubblico ma che secondo lui è già noto in gran parte, “un pessimo accordo”. “È meglio non avere alcun accordo che trovare un cattivo accordo. E questo è un pessimo accordo. Meglio farne a meno. Ci dicono che l’alternativa è la guerra. Non è vero, l’alternativa è trovare un accordo migliore. Un accordo che lascia in piedi le sanzioni finché non finisce l’aggressione dell’Iran”, ha spiegato.

Le tre condizioni. Il premier israeliano ha posto tre condizioni all’Iran: “Primo, smetta di aggredire gli stati vicini in Medio Oriente. Secondo, interrompa il suo sostegno al terrorismo nel mondo. E terzo, la smetta di minacciare la distruzione del mio paese, Israele!”.

Israele andrà avanti. Netanyahu ha aggiunto: “Per la prima volta in cento generazioni, il popolo ebraico ha la possibilità di difendersi da solo. Anche se Israele dovrà combattere da solo questa battaglia, la combatterà. Ma so che non saremo soli, so che l’America sarà al nostro fianco, so che voi sarete al nostro fianco”. The Guardian, Bbc

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