I racconti brevi non sempre godono del rispetto che meritano. I cortometraggi – che l’industria cinematografica ha scelto di ritenere inutili anziché capire come sfruttarli – non godono di alcun rispetto. A meno che alcuni di loro non vengano impacchettati insieme in modo da sembrare un lungometraggio. Il seducente Wheel of fortune and fantasy di Ryūsuke Hamaguchi è un delizioso trittico di vignette autonome legate da una comune fascinazione per la memoria, le coincidenze e le verità profonde che delle bugie superficiali possono rivelare. Paradossalmente il film intero vale più della somma delle sue parti proprio per il modo in cui sono trattate le storie brevi, liberate da logiche pedanti: guardando il mondo da una lente così ristretta dei colpi di scena che in un lungometraggio potrebbero sembrare scorciatoie della sceneggiatura dimostrano immediatamente l’autorità che hanno i dati di fatto. David Ehrlich, IndieWire
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Questo articolo è uscito sul numero 1416 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati