“Non mi sono mai piaciuti gli attori che si divertono più fuori del palco che sul palco”, dice il grande capocomico napoletano Eduardo Scarpetta, interpretato da Toni Servillo, in Qui rido io. Se Scarpetta l’avesse pensata veramente così avrebbe approvato senz’altro la grande, sfacciata e sgargiante biografia che gli ha dedicato Mario Martone. Tutti i personaggi infatti sembrano divertirsi molto trasferendo sullo schermo la sconfinata energia di una navigata compagnia teatrale finalmente piazzata sotto i grandi riflettori. E Qui rido io rimane fedele, senza compromessi, al suo concetto di base. Cioè che Scarpetta nella sua vita privata fosse disinibito ed espressivo come sulla scena. E quindi anche sullo schermo. Guy Lodge, Variety

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Questo articolo è uscito sul numero 1428 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati