Il cinema riesce ancora a sorprenderci. Il genere fantascientifico è dominato da saghe spettacolari, eppure qualcuno ha pensato di realizzare un toccante dramma post-apocalittico in cui un inventore costruisce un robot che possa prendersi cura del suo cane quando lui non ci sarà più. In un film ben realizzato, ma abbastanza scontato, la sorpresa arriva da un apriscatole senziente di tre metri, doppiato e “interpretato” da Caleb Landry Jones, che lo eleva nel pantheon dei grandi robot del cinema, accanto a R2-D2 e Gort.

David Ehrlich, Indiewire

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Questo articolo è uscito sul numero 1436 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati