Quattro fattori potrebbero aumentare il rischio di sviluppare il long covid, i postumi a lungo termine del covid-19. Alcuni pazienti, anche con forme lievi della malattia, continuano a manifestare sintomi molti mesi dopo il contagio. Questi disturbi comprendono dispnea, stanchezza, problemi di memoria, mancanza dell’olfatto, problemi gastrointestinali e altro. Secondo il nuovo studio, i quattro fattori di rischio sono l’elevata carica virale (la presenza di alti livelli del virus sars-cov-2 nel sangue), la riattivazione del virus di Epstein-Barr (molto diffuso nella popolazione e di solito innocuo), la presenza di autoanticorpi (anticorpi che aggrediscono cellule e tessuti del proprio corpo) e il diabete di tipo 2. La carica virale, misurabile al momento della diagnosi di covid-19, potrebbe essere usata per identificare i pazienti più a rischio di sviluppare il long covid, in modo da fornirgli le terapie adatte il più presto possibile. Allo studio, che ha il merito di approfondire le radici biologiche del long covid, hanno partecipato più di trecento pazienti che avevano sintomi a più di due mesi dall’infezione. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1446 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati