Una famiglia statunitense era all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, in Israele, per tornare in patria. Al controllo della dogana ha dichiarato un souvenir raccolto sulle alture del Golan: una granata inesplosa della guerra dei sei giorni del 1967. Gli addetti della frontiera l’hanno giudicata materiale militare e hanno evacuato l’area, chiedendo a tutti i passeggeri di “lasciare lentamente” i locali. La folla si è però fatta prendere dal panico, correndo e nascondendosi sotto i tavoli. Dopo una breve indagine la polizia ha sequestrato la granata e ha permesso alla famiglia di imbarcarsi per gli Stati Uniti senza ostacoli.
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Questo articolo è uscito sul numero 1459 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati