Una trama che ricorda una partita a Cluedo, un cast di lusso, personaggi brillanti. Mistero a Saint-Tropez ha tutti gli elementi per catturare il pubblico estivo. Nella Costa Azzurra degli anni settanta, il miliardario Claude Tranchant (Benoît Poelvoorde), convinto di essere stato vittima di un attentato, si rivolge al suo amico ministro Jacques Chirac perché gli metta a disposizione il miglior poliziotto di Parigi. Ma in piena estate l’unico disponibile è l’arrogante e incompetente commissario Botta (Christian Clavier). Ci sono commedie recenti che prendono in giro il genere poliziesco decisamente più intelligenti di questa. Cena con delitto per esempio. Ma il personaggio di Botta è irresistibile. Clavier, che ha partecipato anche alla sceneggiatura, si diverte a interpretare un personaggio che gli va a pennello, e noi ci divertiamo con lui. Surfando sulla nostalgia degli anni settanta, il ritmo di una sceneggiatura senza storia è tenuto in piedi dalle gag e dagli scambi di Botta con altri personaggi deliranti (tra cui Thierry Lhermitte, Gérard Depardieu e Rossy de Palma). Insomma, si può tranquillamente cedere alla tentazione di sfogliare questo fumettone estivo.
Lucie Vidal, La Voix du Nord

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Questo articolo è uscito sul numero 1467 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati