Pubblicato quando Aurora Venturini aveva 85 anni, Le cugine racconta la storia di una famiglia tratteggiando le caratteristiche di tutti i suoi componenti. Lo fa alla maniera del realismo magico, ma andando oltre, perché l’unica magia del suo realismo è una forma di istrionismo che trasforma i personaggi in creature trascendentali. Ci sono solo donne; gli uomini sono scomparsi o meritano di scomparire, e i loro ruoli sono sempre spregevoli. Le cugine e le loro madri, le zie, l’intera famiglia, non compongono tuttavia un romanzo corale. La protagonista e narratrice è una sola, la pittrice di successo ribattezzata Yura Riglos, grazie alla quale la situazione economica della famiglia migliora. In questo romanzo sulle donne ci sono abusi, aborti, morti, vendette, sesso e prostituzione. È un romanzo che racconta la crudezza della realtà di tante donne sottoposte a un circolo vizioso che gli impedisce di essere indipendenti.
Aránzazu Miró, El Imparcial

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Questo articolo è uscito sul numero 1481 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati