Questa integrale comincia con la sonata per violino del 1897, finisce con la Tzigane del 1924 e mantiene la promessa del titolo: comprende la Berceuse sur le nom de Gabriel Fauré, la suite Ma mère l’oye e il Frontispice per due pianoforti (a cinque mani!). C’è anche il secondo pezzo dei Sites auriculaires (Entre cloches), mentre il primo (Habanera) è nella sua seconda versione, parte della Rapsodie espagnole per due pianoforti. I cinque componenti dell’Ensemble Sésame – musicisti dall’orizzonte vario – hanno la collaborazione di tre solisti per l’introduzione e allegro per arpa, flauto, clarinetto e quartetto d’archi. Sarebbe facile citare i nomi degli artisti prestigiosi che hanno registrato la maggior parte di questi capolavori. Però l’esaustività e l’eccezionale omogeneità di questa integrale non hanno nessun concorrente discografico. Le quasi tre ore di musica dell’album si ascoltano come un sogno a occhi aperti.
Gérard Belvire, Classica

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Questo articolo è uscito sul numero 1487 di Internazionale, a pagina 102. Compra questo numero | Abbonati