Per capire il fenomeno Modi bisogna comprendere la psiche del Gujarat, si legge su Outlook India, che titola: “Made in Gujarat”. Lo stato roccaforte elettorale del primo ministro, spiega il settimanale del subcontinente indiano, “è un’illusione creata dalla propaganda. Una sorta di Disneyland che soddisfa i visitatori di ogni età”. Dal 1980 al 2000 il suo tasso di crescita è stato del 15 per cento all’anno, ma è sceso all’8,21 per cento dal 2001, sotto la guida di Narendra Modi. Inoltre, ha il maggior sbilanciamento di genere (919 donne ogni mille uomini) in un paese che, con una media nazionale di 940 donne ogni mille uomini, non brilla certo per la parità tra i generi. Dietro l’ascesa di Modi ci sarebbero l’insofferenza nei confronti del partito del Congress, alla guida del paese per 54 anni, un sentimento diffuso contro i musulmani e la diga di Sardar Sarovar, inaugurata nel 2017. Era stato Jawaharlal Nehru a posare la prima pietra dell’opera nel 1961, ma oggi è solo il partito di Modi a raccoglierne i frutti. La diga porta acqua ed elettricità a quattro stati, ma è stata oggetto di feroci critiche per i suoi costi economici e ambientali. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1490 di Internazionale, a pagina 20. Compra questo numero | Abbonati