Il cessate il fuoco proclamato il 23 novembre nell’est della Repubblica Democratica del Congo non ha retto. Il 1 dicembre sono ricominciati i combattimenti tra l’esercito congolese e i miliziani del gruppo M23. Il governo sostiene che i ribelli abbiano ucciso centinaia di civili nel villaggio di Kishishe, settanta chilometri a nord di Goma, ma l’M23 respinge le accuse. In risposta a colpi d’artiglieria caduti in Ruanda, il presidente ruandese Paul Kagame ha minacciato di inviare anche le sue forze armate nell’Rdc. Un intervento ruandese, scrive The East African, renderebbe il conflitto molto più complesso e prolungherebbe le sofferenze dei congolesi.

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Questo articolo è uscito sul numero 1490 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati