Tredicenni nella San Francisco degli anni ottanta, Eulabee e le sue amiche spadroneggiano nel loro ricco quartiere sulla costa. Sea Cliff è famoso per la sua vista sul Golden gate e, per mantenerla tale, tutto ciò che è brutto viene nascosto. Tuttavia, la minaccia si diffonde con l’arrivo della nebbia fredda: ci sono gli scogli e le onde che si infrangono, che le ragazze hanno imparato a navigare cronometrando le maree. Hanno meno controllo sui loro corpi che si stanno trasformando e che, oltre a conferire nuovi poteri, diventano calamite per un altro tipo di minaccia. Dopo che una mattina un uomo accosta per chiedere l’ora mentre vanno a scuola, l’amica più intima di Eulabee, Maria Fabiola, afferma di aver assistito a un atto osceno. Quando poco dopo l’incidente contestato Maria Fabiola scompare, la comunità è scossa, ma Eulabee ha le sue teorie. Seguono altre due sparizioni, ma nonostante l’aggiunta di un suicidio e di un omicidio, i misteri che affascinano Vendela Vida, lei stessa originaria di San Francisco, non sono di tipo poliziesco. Cavalchiamo la marea sonda in modo toccante la volatilità dell’adolescenza femminile, così come gli enigmi più senza tempo dell’indipendenza e dell’identità, della seduzione e della narrazione.
Hephzibah Anderson, The Guardian

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Questo articolo è uscito sul numero 1498 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati