Nel convento di Pescia, nella Toscana della controriforma, suor Benedetta Carlini dà del filo da torcere agli inquisitori, sputando sublime e grottesco in faccia ai suoi aguzzini. Il film di Paul Verhoeven – basato sul libro Immodest acts della storica statunitense Judith C. Brown – è barocco, formalmente e storicamente, come la controriforma da cui prende in prestito l’onnipresente doppio movimento. E forse vuole suggerire che viviamo in un mondo in molti aspetti barocco. Perfetta in questo senso l’interpretazione di Virginie Efira, che fornisce ogni sfumatura del personaggio senza darne nessuna.
Luc Chessel, Libération

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Questo articolo è uscito sul numero 1501 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati