Il 26 febbraio 500mila persone (90mila secondo le autorità) hanno partecipato a una manifestazione nella piazza dello Zócalo, a Città del Messico, contro la riforma dell’Istituto nazionale elettorale (Ine), un organo indipendente incaricato di organizzare le elezioni e vigilare sul loro corretto svolgimento. Secondo l’opposizione, la misura è una minaccia alla democrazia. La riforma, promossa dal presidente Andrés Manuel López Obrador e approvata dal parlamento, riduce i finanziamenti e il personale dell’Ine. “Il presidente messicano sostiene che l’istituto costi troppo, sia di parte e in passato abbia coperto dei brogli”, scrive El País. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1501 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati