Adonis Creed (Michael B. Jordan, che stavolta è anche regista del film) si gode il successo con la sua famiglia quando la ricomparsa di un vecchio amico, Dame (Jonathan Majors), lo costringe a fare i conti con il passato. Dame ha passato gli ultimi diciotto anni in prigione e ora è deciso a prendersi quello che secondo lui gli è stato negato. Inizialmente Adonis gli offre aiuto, ma ha evidentemente sottovalutato Dame. Una sceneggiatura eccessivamente elaborata impedisce a tutti i colpi che Creed III ha in serbo di raggiungere il bersaglio. Ma Jordan dimostra buone doti di regia e, sullo schermo, insieme a Jonathan Majors forma una coppia formidabile.
Kate Erbland, IndieWire

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Questo articolo è uscito sul numero 1501 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati