Un tempo le comunità rurali giapponesi lasciavano morire gli anziani su una montagna. La pratica, ubasute, svolge un ruolo centrale in Dendera, il romanzo di Yuya Sato, dove però, piuttosto che accettare il loro destino, alcuni anziani si coalizzano per fondare una colonia tutta loro. Qui fanno una vita primitiva sotto la guida di una matriarca centenaria che sogna ancora di attaccare il villaggio che li ha originariamente abbandonati. Kayu Saitoh, l’intrattabile protagonista del romanzo, è inizialmente sconvolta quando viene introdotta in questa comunità e le viene negato il paradiso che pensava attendesse tutti coloro che “scalano la montagna”. Ma le sue obiezioni sono messe da parte quando la colonia è attaccata da un orso affamato e lo scoppio di una misteriosa peste minaccia di distruggerla. Potrebbe sembrare un’allegoria del destino dell’invecchiamento della popolazione giapponese, ma Sato non mira a nulla di così profondo.
James Hadfield, The Japan Times

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Questo articolo è uscito sul numero 1502 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati