Nel 2022 il fotografo britannico Nick Brandt ha trascorso sei settimane nella riserva per animali selvatici Senda Verde, in Bolivia. Grazie all’aiuto dei due fondatori Marcelo Levy e Vicky Ossio ha scattato le immagini che compongono il secondo capitolo della serie The day may break, un progetto ancora in corso in cui ritrae persone e animali colpiti dagli effetti della crisi climatica. La prima parte del progetto era stata realizzata alla fine del 2020 in Zimbabwe e Kenya. Era da vent’anni che Brandt non lavorava fuori dall’Africa.

“Come molti altri paesi poveri, anche la Bolivia non è tra i principali responsabili della crisi climatica, ma è molto esposta alle conseguenze delle azioni compiute dai paesi più industrializzati”, dice Brandt. Nelle immagini le persone ritratte sono sopravvissute a eventi climatici estremi, molte hanno dovuto abbandonare le loro case. Gli animali sono stati salvati dal commercio illegale o perché il loro habitat è stato distrutto.

Anche se le persone sono state fotografate insieme agli animali non si toccano mai: “Il loro sguardo sembra rivolto verso uno spazio privato che la macchina fotografica non può raggiungere. Mostrano dignità e fatica, tristezza e serenità, possibilità e nostalgia, rabbia e gioia. Guardano nel fumo che li circonda, illuminato ogni tanto da una lampadina”, si legge nell’introduzione del libro dedicato alla serie. La nebbia che li avvolge, creata da alcuni macchinari, è stata usata per evocare sia la scomparsa di habitat naturali sia il fumo degli incendi che sta devastando tante foreste nel mondo.

“Nonostante le loro perdite, le persone e gli animali nelle immagini sono dei sopravvissuti. E nel loro sopravvivere a difficoltà così estreme, c’è speranza e possibilità”, dice Brandt.◆

Lucio e Chascas. Lucio è un contadino che nel 2021 ha perso le sue terre a causa delle alluvioni. Chascas è una scimmia ragno di tre anni. È stata salvata dai ranger di Senda Verde dopo che sua madre è stata uccisa dai trafficanti. Per due anni sembra aver avuto incubi notturni. Le scimmie ragno sono in via d’estinzione a causa soprattutto della deforestazione.
Carmen e Zosa. Carmen aveva costruito la sua casa insieme al marito a La Paz. Ma nel 2011 una frana causata dalle forti piogge l’ha distrutta insieme a centinaia di altre abitazioni. Negli anni successivi, dopo aver vissuto in un campo profughi, il marito l’ha lasciata e recentemente il figlio maggiore si è suicidato. Zosa è un bradipo tridattilo. Nella foto aveva otto mesi. I bradipi sono mammiferi che si muovono molto lentamente e spesso non riescono a fuggire e a mettersi in salvo. Zosa era usato in un ristorante per attirare clienti.
Florentino e Athapi. Nel 2021 il terreno di Florentino e della sua famiglia è stato distrutto da un’alluvione. Hanno perso tutti i raccolti e le attrezzature per l’irrigazione. Athapi è un tapiro sudamericano. Quando aveva sei mesi la polizia lo ha salvato dai gestori di un albergo, che lo usavano per intrattenere gli ospiti. Questi tapiri sono anche cacciati per la carne e la pelle.
Juana ed Hernak. Juana è una contadina. Ha perso il suo raccolto a causa dei fiumi contaminati dall’industria mineraria. Hernak è un giaguaro di sette anni che era stato venduto su Facebook e poi salvato dai ranger di Senda Verde.
Il backstage dello scatto con Carmen e Tarkus. Tarkus, un orso dagli occhiali, vive in un’area collinare e boschiva circondata da una recinzione elettrificata. Sa di non doversi avvicinare al filo. Per la foto è stato posizionato un filo elettrificato simile a quello a cui è abituato, così da riuscire a inquadrarlo insieme alla donna.
Da sapere
Il libro

◆ Il secondo capitolo della serie The day may ­break è diventato un libro pubblicato dalla casa editrice Hatje Cantz. Una percentuale delle vendite è devoluta alle persone fotografate.


Nick Brandt è nato a Londra, nel Regno Unito. Vive in California, negli Stati Uniti. Nel 2010 ha fondato la Big life foundation, un’associazione non profit impegnata in Kenya e Tanzania, in cui lavorano più di trecento ranger che proteggono circa 650 ettari di territorio nel parco nazionale di Amboseli, nel sud del Kenya. I lavori di Brandt si concentrano sull’impatto distruttivo degli esseri umani sull’ambiente e sulle popolazioni.

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Questo articolo è uscito sul numero 1504 di Internazionale, a pagina 68. Compra questo numero | Abbonati