Alcuni ricercatori dell’università di Harvard, negli Stati Uniti, hanno analizzato a fondo i recettori sui tentacoli dei polpi. Queste strutture permettono agli animali di percepire la natura chimica delle superfici solide sulle quali si posano. Secondo due studi pubblicati su Nature, i recettori derivano dai neurotrasmettitori, composti usati dalle cellule nervose per comunicare tra loro. I recettori consentono ai polpi e ad altri animali simili, come i calamari, di esplorare l’ambiente e cacciare.

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Questo articolo è uscito sul numero 1508 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati