Aaron Jerome ha sempre seguito la sua strada. Dopo vari esperimenti nei primi anni duemila con il suo vero nome, si è imposto alla fine del decennio con lo pseudonimo SBTRKT. Nei suoi lavori ricorre una certa irrequietezza. Jerome, produttore britannico di origini asiatiche, compone musica capace di pescare da indie, dance, dub e soul, quindi occupa una categoria a sé. Da quando sette anni fa è uscito il suo disco precedente, però, sembra che il resto del mondo si stia allineando al suo ritmo. Con Arlo Parks, Little Simz, The Comet Is Coming e altri, sembra che gli artisti neri britannici abbiano capito cosa possono essere, senza diventare ostaggi del mercato. I confini tra i generi sono sempre meno definiti e questo diventa il territorio ideale per The rat road, dove Jerome decide di non scendere a compromessi e mette in risalto la sua identità creativa. In questo disco spiccano voci come quella di D Double E, tesoro britannico del grime, Little Dragon, Toro Y Moi e dell’amico Sampha. Il bello è che tutto suona naturale e queste ventidue brevi canzoni lasciano la sensazione di un viaggio travolgente nel cuore della notte londinese.
Joe Muggs, The Arts Desk

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Questo articolo è uscito sul numero 1511 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati