Harrison Ford, a ottant’anni, ha ancora l’umorismo, lo stile e quel sorriso sghembo che hanno reso leggendario Indiana Jones. Il quinto capitolo delle avventure dell’archeologo è il primo a non essere diretto da Steven Spielberg, ma ha comunque un po’ di quell’ingegnosità divertente che mancava al quarto film. Phoebe Waller-Bridge ha un bel ruolo da coprotagonista nei panni della figlioccia del dottor Jones. La storia comincia ai tempi del terzo reich, quando Jones contende al cattivissimo tedesco Voller un artefatto di Archimede, capace di controllare lo spazio e il tempo. Anni dopo Voller è ancora a caccia della reliquia per conquistare finalmente il mondo. Solo Indy, con la sua classe, può fermarlo. Peter Bradshaw, The Guardian

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Questo articolo è uscito sul numero 1518 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati