“Il 5 febbraio manifestazioni e blocchi stradali hanno paralizzato le principali città di Haiti, interrompendo alcune strade e il trasporto pubblico”, si legge sulla Reuters. Sono state chiuse banche, scuole e agenzie governative e ci sono stati scontri tra manifestanti e agenti della polizia. Nella capitale Port-au-Prince una folla riunita davanti all’ufficio del primo ministro ad interim Ariel Henry è stata dispersa con i gas lacrimogeni. I manifestanti chiedono le sue dimissioni e la convocazione di elezioni. Durante l’amministrazione Henry, in carica da luglio del 2021 (poco dopo l’omicidio del presidente Jovenel Moïse), le bande criminali hanno esteso il loro controllo ad Haiti e nella capitale, seminando terrore e violenza.

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Questo articolo è uscito sul numero 1549 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati