Le navi internazionali che operano nelle acque territoriali dello Yemen dovranno ottenere un permesso da un’autorità controllata dagli huthi, riporta Arab News. Allo stesso tempo i miliziani sciiti che controllano gran parte del nord del paese hanno minacciato nuovi “duri” attacchi contro gli Stati Uniti e il Regno Unito. Il 6 marzo due membri dell’equipaggio di una nave di Barbados sono stati uccisi da un missile sparato dagli huthi. Il 1 marzo il mercantile Rubymar (nella foto) era affondato nello stretto di Bab el Mandeb, che collega il mar Rosso al golfo di Aden, dopo essere stato colpito il 18 febbraio da un missile lanciato dallo Yemen. Il 2 marzo il cacciatorpediniere Caio Duilio della marina militare italiana, che dall’inizio di febbraio pattuglia l’area, aveva abbattuto un drone degli huthi che stava per colpirlo. La nave partecipa alla missione Aspides, che è stata approvata il 19 febbraio dai ministri degli esteri dell’Unione europea per ripristinare la sicurezza nel mar Rosso. Il parlamento italiano ha votato a favore della missione il 5 marzo. ◆

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1553 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati