Se, come diceva Andrea Zanzotto, la poesia prende forma “dietro il paesaggio”, un modo per conoscere l’opera di un poeta è esplorare le strade, le piazze e gli edifici di cui ha scritto. Se ascoltiamo Lisbona, per esempio, e proviamo ad attraversare i suoni della città, possiamo trovare segnali e simboli dell’opera di Fernando Pessoa che invitano a scoprirli. Partendo dal teatro nazionale São Carlos, che il poeta portoghese aveva citato nella poesia O maestro sacode a batuta, veniamo a sapere che ancora oggi lì vivono i nipoti dei protagonisti del teatro che Pessoa amava frequentare da bambino nei primi anni del novecento e che hanno influenzato il suo immaginario. A Lisboa de Fernando Pessoa è un documentario in 15 puntate, ognuna delle quali è dedicata a un verso che il poeta ha dedicato ai luoghi della capitale portoghese che hanno segnato profondamente la sua opera. È stato scritto, realizzato e narrato da Sofia Saldanha, una delle autrici audio più acute e raffinate della radio in Europa, morta alla fine del 2022 dopo una lunga malattia alla stessa età di Pessoa, 47 anni. Le opere che ci ha lasciato sono caratterizzate da un modo unico d’intrecciare delicatezza narrativa e pervasività sonora, come nei corti A caixa o The piano, entrambi disponibili con traduzione in inglese sulla piattaforma Radio Atlas. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1493 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati