28 settembre 2015 14:58

Da dieci anni, in concomitanza con l’assemblea generale delle Nazioni Unite, la Fondazione Clinton – voluta dall’ex presidente statunitense Bill Clinton – organizza la Clinton global initiative. All’incontro prendono parte leader mondiali, premi Nobel, amministratori delegati di grandi aziende, organizzazioni no profit, filantropi e giornalisti che si confrontano sulle grandi sfide a livello globale. L’edizione di quest’anno, intitolata The future of impact, è cominciata domenica 27 settembre e si concluderà martedì. Ieri, tra gli altri, è intervenuto il presidente del consiglio italiano Matteo Renzi.

I grandi assenti nell’anno elettorale di Hillary. È la prima volta che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama non partecipa all’iniziativa filantropica del suo predecessore da quando è stato eletto. Un portavoce della Casa Bianca ha riferito che la sua assenza è dovuta all’intensa agenda presidenziale di questi giorni, e non c’è alcuna relazione con il fatto che Obama non si vuole esporre durante la corsa democratica alle presidenziali, che vede contrapposti il suo vice Joe Biden alla moglie dell’ex presidente, Hillary Clinton.

La stessa Clinton, d’altronde, quest’anno ha notevolmente ridotto la sua partecipazione all’evento, proprio per non alimentare speculazioni su conflitti d’interesse tra l’attività della fondazione e la sua campagna elettorale. Il sito d’informazione Politico ha elencato le altre defezioni illustri di quest’anno, tra cui papa Francesco, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il premier britannico David Cameron, il sindaco di New York Bill de Blasio e Leonardo DiCaprio.

Il programma iniziale prevedeva anche la consegna di un premio a Elton John per il suo impegno nella lotta all’aids, ma il musicista britannico non interverrà. La presidente della Federal reserve Janet Yellen e l’economista francese Thomas Piketty erano stati invitati a parlare sulla disparità di reddito, ma entrambi hanno rifiutato, come anche l’amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg.

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I partecipanti di quest’anno. Tra i leader mondiali che invece hanno partecipato alla prima giornata dell’evento, oltre a Renzi, sono intervenuti il primo ministro greco Alexis Tsipras, il re di Giordania Abdullah II e il presidente ucraino Petro Porošenko. Il confondatore di Microsoft Bill Gates ha partecipato a una conversazione sui finanziamenti privati dei sistemi sanitari nazionali. Tra le personalità dello spettacolo, domenica era presente in platea anche l’attore Sean Penn. L’attrice sudafricana Charlize Theron è intervenuta in qualità di messaggera di pace dell’Onu e rappresentante di Africa outreach project (Ctaop), un’iniziativa per la prevenzione dell’aids tra i giovani africani. Il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz parlerà oggi, mentre Jack Ma, il fondatore dell’azienda cinese di commercio online Alibaba, salirà sul palco domani, 29 settembre.

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L’intervento di Renzi. Il premier italiano Matteo Renzi è salito sul palco domenica per un dibattito sul futuro economico dei paesi dell’Europa meridionale, a cui hanno preso parte anche Bill Clinton e il miliardario George Soros. Proprio Soros ha descritto l’Europa come “in via di disintegrazione” e Renzi gli ha risposto dicendo che invece “l’Europa è un miracolo”.

Il presidente del consiglio ha poi proseguito: “Il vero problema è la mancanza di visione dell’Europa, la mancanza di coerenza”. Sull’Italia invece ha detto: “Se nei prossimi dieci anni compie le riforme strutturali che servono l’Italia diventa leader dell’Europa, più della Germania. Ne sono assolutamente convinto”. Durante l’intervento di Renzi era presente nel pubblico anche l’ex presidente del consiglio Massimo D’Alema.

La Fondazione Clinton è in difficoltà? Oltre alle defezioni importanti, l’organizzazione filantropica dei Clinton quest’anno ha dovuto affrontare l’interruzione dei finanziamenti da parte di diversi sponsor. Tra questi l’azienda sudcoreana Samsung, la compagnia petrolifera ExxonMobil, le banche europee Hsbc e Deutsche Bank. L’amministratore delegato della Cgi, Bob Harrison, ha minimizzato, sottolineando che “ogni anno alcuni sponsor lasciano, come accade per altri eventi simili come il World economic forum (Wef). Nuovi sponsor si aggiungono e la maggioranza continua a sostenerci”. Tra i nuovi sponsor, ci sono per esempio Apple e Xerox.

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