01 settembre 2020 14:01

“In questa scena due donne mostrano in maniera clownesca cosa è diventato l’ufficio di collocamento dopo la privatizzazione”, dice nel video Judith Davis, regista di Cosa resta della rivoluzione. “L’umorismo nell’arte impegnata ci permette di conservare la nostra energia vitale, di non cadere nella disperazione e di trasformare la nostra collera”.

La commedia indaga l’eredità politica del sessantotto. Racconta la storia di Angèle (interpretata dalla stessa Judith Davis), che a otto anni assiste all’apertura del primo McDonald’s a Berlino Est. Da quel momento in poi, anche a causa dell’influenza dei genitori attivisti, la giovane inizia a lottare contro il sistema nel tentativo di cambiare il mondo.

Judith Davis è una regista e attrice francese. Cosa resta della rivoluzione è il primo lungometraggio che ha diretto.

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