Nilüfer Yanya (Ato Records)

Il secondo album di Nilüfer Yanya di certo non è privo di dolore, a differenza di quello che suggerisce il titolo. Stavolta la musicista angloturca non espone i suoi sentimenti senza limiti; sempre piena di passione, come nel debutto Miss Universe, ma con una sterzata verso l’ansia e la paranoia. La maturazione di Painless si traduce nel perfezionamento della sua estetica che rinforza la narrazione. Yanya scava di più nella sua vita personale e crea tanti piccoli mondi pop, gli stessi che si vedono nel collage della copertina. Questa crescita coincide con The dealer, un pezzo dance rock robusto; nonostante l’uso dell’elettronica, il suono di Painless è caldo, come dimostra anche Midnight sun, una canzone di protesta intima, melodica e rumorosa allo stesso tempo. Che le parole provengano da un’esperienza personale o no, Yania è capace di connettersi con il suo pubblico come pochi altri musicisti sanno fare oggi. La musica pop non risolverà i problemi del nostro mondo, ma se ascoltiamo attentamente Painless troveremo un rifugio sicuro, dove regnano pazienza, stabilità e voglia di non arrendersi. Proprio quello di cui abbiamo bisogno.
Tim Sentz, Beats Per Minute

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Questo articolo è uscito sul numero 1451 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati