Il secondo disco di Rina Sawayama, Hold the girl, arriva due anni dopo il suo debutto e conferma un talento speciale. È un lavoro che perfeziona l’arte di esprimere le tragedie familiari in una maniera piena di speranza e potentissima. È musica perfetta da cantare a squarciagola mentre guidate la macchina: ricca, varia ed emotivamente ambiziosa, una specie di mixtape di suoni tipici dei primi duemila, con molto country, disco e psichedelia. Il brano che dà il titolo al disco è una meditazione dai toni quasi gospel sui traumi dell’età adulta. Un punto di vista che prosegue in Your age, una sinfonia di suoni molto poco europei, tanto fuori di testa quanto toccante. Nella sua seconda parte, l’album presenta più ballate, tra le quali Send my love to John è notevolissima per come racconta la spaccatura tra due genitori e i loro figli queer. Hold the girl è una lettera d’amore di Sawayama alla se stessa più giovane. Ed è la promessa di un futuro pieno di felicità
Rho Chung, The Skinny

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Questo articolo è uscito sul numero 1482 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati