◆ Un’estate particolarmente arida ha reso meno vivaci i colori delle foglie in gran parte degli Stati Uniti. Ma sui monti Adirondack, nello stato di New York, l’autunno non ha deluso le attese, come si vede dalle immagini scattate dal satellite Landsat 9 della Nasa.

La foto in alto mostra l’area intorno a Elizabethtown, una cittadina di circa mille abitanti definita la “porta orientale degli Adirondack”. A nordovest del centro abitato la foresta ha assunto colori intensi tra il giallo e l’arancione. Circa 30 chilometri a sud di Elizabethtown, a ovest della cittadina più piccola di North Hudson, gli alberi hanno invece assunto sfumature tra l’arancione e il rosso (immagine in basso). La Blue ridge road, che da North Hudson si snoda verso ovest, separa le riserve naturali di Hoffman Notch e Dix Mountain. Sia le cittadine sia le riserve si trovano all’interno del parco degli Adirondack, che si estende per quasi 25mila chilometri quadrati (circa un sesto dello stato di New York). Il parco, la cui superficie è detenuta per il 52 per cento da privati, ospita più di diecimila laghi e quasi 50mila chilometri di corsi d’acqua.

Alcuni degli alberi decidui dai colori più vivaci sono l’acero da zucchero, l’acero rosso, il Populus tremuloides e il Populus grandidentata. Anche il larice americano, una conifera, offre sfumature di un giallo intenso, ma grazie agli aghi e non alle foglie. I colori raggiungono il picco quando il calo delle temperature e una ridotta esposizione alla luce inducono le piante a sospendere la produzione di clorofilla, la molecola usata per sintetizzare i nutrienti. A quel punto i pigmenti verdi si affievoliscono ed emergono quelli gialli e rossi.
Kathryn Hansen (Nasa)

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Questo articolo è uscito sul numero 1486 di Internazionale, a pagina 115. Compra questo numero | Abbonati