Nel suo nuovo ritratto biografico, dopo Nico e Miss Marx, Susanna Nicchiarelli c’invita a esplorare un arco di quasi vent’anni della vita dell’altra celebre santa proveniente da Assisi: Chiara, seguace, amica e, almeno qui, anche occasionale rivale di Francesco, visto che spinge ancora più in avanti la sfida alle convenzioni dell’epoca messa in atto dal patrono d’Italia. La santa è interpretata da Margherita Mazzucco con compassione, intelligenza e anche un certo appeal nel canto e nel ballo, stile medievale. Perché sì, Chiara è un musical. Nicchiarelli evoca un mondo antico, ma non rimane strettamente devota al realismo. Il film è quasi meta, con Chiara che sfonda volentieri la quarta parete. Una scelta stilistica che potrebbe tenere lo spettatore a distanza dalla storia, così come i cori o le scene di danza nei campi. Per fortuna la colonna sonora dell’ensemble Anonima Frottolisti fornisce una distrazione vincente quando la spinta narrativa si affievolisce. Sheri Linden, The Hollywood Reporter

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Questo articolo è uscito sul numero 1490 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati