Questo esordio strizza l’occhio alla commedia nera Sangue blu, un classico del 1949. La londinese di vent’anni Grace Bernard vuole vendicare la sua defunta madre single e le privazioni vissute uccidendo il padre, magnate della moda che si è rifiutato di riconoscerla, ma non prima di aver fatto fuori tutti i componenti del suo clan di viziati. Colpi di scena ironici e commenti caustici su tutto, dal senso di colpa progressista alla truffa consumistica che è la cosiddetta cura di sé, rendono incisivo il romanzo che forse manca della sottigliezza del modello cinematografico, ma che offre un’antieroina in grado di surclassare protagonisti maschili malvagi come il Patrick Bateman di American psycho.
Hephzibah Anderson, The Guardian

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Questo articolo è uscito sul numero 1495 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati