Alfredo Casella (1883-1947) compose il suo concerto per orchestra nel 1937 su commissione dell’orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, diretta da Willem Mengelberg. All’epoca le composizioni con quel titolo erano poche. La più famosa era probabilmente quella di Paul Hindemith, e l’energia neobarocca di Casella la fa venire in mente, però è più allegra, lirica e decisamente melodica. Perché non faccia parte del repertorio è un vero mistero. A notte alta è un poema sinfonico per piano e orchestra, e un lavoro analogo potrebbe essere Verklärte Nacht di Schönberg: musica evocativa, impressionistica, notturna, misteriosa e sensuale. I frammenti dall’opera La donna serpente invece sono arguti, esotici e sfoggiano un’orchestrazione piena di colori. La trama dell’opera è tratta da una commedia di Goldoni e l’unico problema di questi pezzi è che sono davvero molto frammentari. Ma non è proprio il caso di lamentarsi: l’esecuzione, come quelle del resto del disco, è splendida. Tra i compositori indiscutibilmente grandi del novecento, Casella rimane uno dei più dimenticati. Farne la conoscenza è un dovere che abbiamo tutti.
David Hurwitz, ClassicsToday

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Questo articolo è uscito sul numero 1501 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati