Il 3 aprile al Tribunale speciale per il Kosovo, all’Aja, è cominciato il processo all’ex presidente kosovaro Hashim Thaçi e a tre ex combattenti dell’Esercito di liberazione del Kosovo (Uçk), accusati di aver commesso crimini di guerra e contro l’umanità durante la guerra con la Serbia del 1998-1999. Secondo il procuratore capo, Thaçi e gli altri imputati sono stati responsabili di 102 omicidi di serbi, rom e soprattutto oppositori politici kosovari albanesi. Come scrive Balkan Insight, nel primo giorno di dibattimento Thaçi ha ammesso che “alcuni crimini possono essere stati commessi”, ma che “non erano legati alla linea politica dell’Uçk”. L’ex leader kosovaro ha anche detto di aspettarsi un’assoluzione piena.

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Questo articolo è uscito sul numero 1506 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati