Mikhaël Hers ha l’inclinazione a filmare i dolori e la fragilità dei ragazzi di oggi, sotto un leggerissimo velo rétro. Passeggeri della notte è una saga familiare che percorre in modo irregolare gli anni ottanta per raccontare la rinascita di una madre, interpretata da Charlotte Gainsbourg. Distrutta dal divorzio, la donna, che non ha mai lavorato in vita sua, cerca di risalire la corrente, sotto l’occhio inquieto dei suoi figli adolescenti. Trova rifugio nella trasmissione radio che popola le sue notti insonni, la cui produttrice le offre un impiego come sua assistente. Siamo tutti convinti che la gioventù sia il periodo più bello della vita, ed è proprio quella che Hers torna a visitare o cerca di immortalare in un’ovattata capsula temporale, anche grazie a delle immagini d’archivio che affiancano la ricostruzione della Parigi degli anni ottanta. Esemplare è il personaggio di una ragazza sbandata (Noée Abita) che la donna decide di accogliere sotto il suo tetto. Anche la parabola tragica di un’eroinomane attratta dall’abisso è stemperata in un’impressione di bellezza immacolata.
Sandra Onana, Libération

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Questo articolo è uscito sul numero 1507 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati