Una veglia in memoria delle vittime della strage del 3 maggio in una scuola di Belgrado. L’autore, un ragazzo di tredici anni, ha ucciso otto alunni e una guardia giurata a colpi di pistola prima di essere arrestato. Il giorno successivo un ventunenne ha ucciso otto persone sparando dalla sua auto a Orašje, a cinquanta chilometri dalla capitale. La Serbia è il paese europeo con il maggior numero di armi per abitante, in gran parte eredità dei conflitti degli anni novanta, ma finora episodi di questo tipo erano stati piuttosto rari.