Alcuni ricercatori svizzeri hanno individuato in Groenlandia, alle isole Svalbard e in Svizzera dei microbi che crescono sulla plastica e sono in grado di digerirla a basse temperature. “Potrebbero aiutarci a ridurre i costi e le conseguenze ambientali del riciclo enzimatico della plastica”, spiegano i ricercatori su Frontiers in Microbiology. Erano già noti dei microbi in grado di degradare la plastica a più di trenta gradi, ma usarli su scala industriale è costoso e produce emissioni. Nei test in laboratorio ventidue dei trentaquattro ceppi di batteri e funghi isolati ad alta quota hanno digerito, ad appena quindici gradi, vari tipi di plastica, tra cui il poliuretano e due miscele di polibutilene adipato tereftalato e acido polilattico. Nessun ceppo ha invece decomposto il comune polietilene, che non è biodegradabile.

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Questo articolo è uscito sul numero 1512 di Internazionale, a pagina 103. Compra questo numero | Abbonati