Foto di Orlando Sierra, Afp/Getty

“La presidente Xiomara Castro il 25 giugno ha decretato il coprifuoco dalle no ve alle quattro di mattina nella città di Choloma, nel nord dell’Honduras, dove il giorno prima undici persone erano state uccise da sicari reclutati da narcotrafficanti”, scrive l’agenzia Reuters. Pochi giorni prima 48 detenute erano morte in una prigione vicino alla capitale Tegucigalpa durante uno scontro tra bande rivali. Il 26 giugno la polizia ha diffuso una serie d’immagini che ricordano quello che sta succedendo nel vicino El Salvador: centinaia di uomini ammanettati e accovacciati e controllati da alcuni agenti ( nella foto ). L’obiettivo del governo, guidato da un partito di sinistra, è fare in modo che “le prigioni smettano di essere centri di diffusione della criminalità organizzata”. Secondo Amnesty international l’Honduras sta replicando politiche di sicurezza sbagliate, che peggiorano la situazione dei diritti umani nel paese.

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Questo articolo è uscito sul numero 1518 di Internazionale, a pagina 33. Compra questo numero | Abbonati