Il detective Danny Rourke (Ben Affleck) deve superare il trauma del rapimento della sua bambina di sette anni. Un evento che ha fatto naufragare il suo matrimonio e l’ha lasciato con tanti interrogativi senza risposta. Il lavoro sembra essere la sua ancora di salvezza, finché durante le indagini su una strana rapina in banca scopre l’esistenza di persone in grado d’influenzare gli altre attraverso l’ipnosi, facendogli compiere azioni contro la loro volontà. Praticamente dei cavalieri jedi. Questo è solo l’inizio dell’intrigo, che ovviamente comprende anche il rapimento della figlia del detective. Uno dei problemi con una storia come questa è che già nella premessa implica colpi di scena e attacchi alla percezione della realtà. Materiale delicato per un regista, che deve riuscire a farli funzionare dal punto di vista narrativo. Christopher Nolan, con Inception, c’era riuscito. Robert Rodriguez ci prova, ma non ce la fa.
James Berardinelli, ReelViews

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Questo articolo è uscito sul numero 1519 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati