Il Portogallo è noto come una delle principali mete dei nomadi digitali (lavoratori che sfruttano le nuove tecnologie per lavorare da remoto), a cui Lisbona riserva tra l’altro un regime fiscale agevolato, ma le sue aziende hanno enormi difficoltà a trovare il personale di cui hanno bisogno, scrive Bloom­berg. Il Banco Comercial Português, per esempio, non trova giovani informatici che l’aiutino a sviluppare i suoi servizi online. Il motivo principale è che negli ultimi anni molti giovani portoghesi hanno lasciato il paese in cerca di opportunità migliori all’estero: secondo alcune stime, ogni anno quasi il 40 per cento dei laureati va via dal Portogallo.

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Questo articolo è uscito sul numero 1536 di Internazionale, a pagina 109. Compra questo numero | Abbonati